Non accadeva da decenni, e già questo è il segno che finalmente, dopo tante sofferenze, la Spal è tornata nel calcio che conta. La giornata di campionato, inizialmente prevista per il 3 e 4 marzo 2018, è stata rinviata in segno di lutto per la morte di Davide Astori (capitano della Fiorentina); cfr. Il caldo e i muscoli ancora imballati fanno in modo che la gara ci metta qualche minuto prima di ingranare: la Spal prende in mano l’iniziativa sin dalle prime battute, con qualche errore di precisione segno di meccanismi – comprensibile per il periodo – che cercano, gara dopo gara, di oliarsi. I primi cambi della gara sono proprio per il Messina: Paramatti (figlio dell’ex difensore di Spal, Bologna e Juventus) prende il posto di Mileto, poco più tardi Brunori rileva Baldassin. I siciliani si rendono pericolosi per la prima volta dopo un quarto d’ora: Ciccone riesce ad inserirsi in area e servire Baldassin che, anticipando i difensori estensi, conclude da buona posizione senza però inquadrare la porta. Nelle file del Messina è il turno di Ferri, fresco ex spallino e accolto dal saluto dei tifosi biancazzurri, che prende il posto di Ciccone: terzo ed ultimo cambio per i siciliani, sotto di due reti e decisamente in difficoltà davanti alla compattezza ed ai ‘colpi’ della squadra estense.
Durante l’intervallo i vincitori potranno scendere sul campo da gioco dove verranno loro consegnate due maglie ufficiali della squadra personalizzate con i propri nomi, e, a fine gara, assisteranno alla conferenza stampa post partita per concludere al meglio una giornata da Top Sponsor. Esultanza per Cerri ed applausi che si amplificano una manciata di minuti più tardi quando il numero 9 lascia il campo a Zigoni. Il vantaggio permette alla Spal di prendere confidenza con la gara, minuto dopo minuto: i biancazzurri attaccano con maggiore convinzione e se Cerri si dimostra bravissimo nel controllare palloni ‘sporchi’ facilitando il lavoro di squadra, è sempre Antenucci a creare occasioni e strappare applausi ai suoi nuovi tifosi. Pontisso serve Cerri che manda a vuoto con una giocata geniale il diretto marcatore e serve palla ad Antenucci sul versante mancino: controllo, dribbling a mettere a sedere il difensore e conclusione ‘chirurgica’ indirizzata nell’angolino senza lasciare scampo a Russo. Altra verticalizzazione dell’ottimo Pontisso dopo aver riconquistato palla, sfera che giunge sui piedi di Cerri ed il talentuoso attaccante di scuola Juve e dell’Under 21, esprime tutto il suo potenziale: controllo con il fisico a distanziare gli avversari che commettono l’errore di lasciargli spazio ed il centravanti biancazzurro non perdona infilando, con una conclusione a giro, il pallone alle spalle di Russo.
Il tutto facendo spallucce davanti a chi esclamava: «Ma come fai?». Possiamo esplicitare brevemente questo discorso d’insieme attraverso alcune rapide osservazioni, che possono costituire una prima forma di riflessione per chi volesse dedicare qualche considerazione attenta a questo fenomeno. Chi ha più tifosi in Serie A? Proprio la grande partecipazione del pubblico di fede spallina è ulteriore elemento positivo di giornata: l’unione tra squadra e ambiente costruita nel corso della passata stagione e culminata con una storica promozione in serie cadetta, con queste premesse non potrà che diventare ancor più forte. 4′ i minuti di recupero, in cui la Spal controlla abilmente la sfera e conquista così la prima vittoria nel primo impegno ufficiale della stagione. Perfettamente assemblati per caratteristiche tecniche e fisiche, i due nuovi attaccanti spallini si rendono pericolosi nel primo quarto d’ora: il primo con una conclusione centrale dopo 5′, il secondo per il movimento costante che mette in costante apprensione la difesa messinese. Minuto 19 del secondo tempo e la Spal trova il raddoppio.
Tanto tempo che tuo padre non mi dava un baiocco. Il primo tempo si chiude così sul vantaggio di 1 a 0 per i biancazzurri. 3º nel girone H del Primo turno di Coppa Italia. 1927-28 – 2º nel girone A di Terza Divisione Piemontese. Girone C Acquapozzillo · Qualche meccanismo ancora da perfezionare, certo, ma anche la consapevolezza di poter contare su individualità di spessore già perfettamente calate nella realtà spallina. Gli anni dal ’93 al ’97 videro il Newcastle emergere come una realtà sorprendente nella neonata Premier League, elevandosi rispetto al proprio status precedente e conquistando posizioni importanti (anche grazie ai gol di Shearer). Ci occupiamo anche della creazione di pannelli, colonne, cornici, archi, modiglioni e decorazioni natalizie in polistirolo, sia per il settore dell’edilizia che per quello degli allestimenti grafici. Stupenda anche la terza maglia, non ancora presentata ma che ha lo stesso stile retrò della terza della Roma. Retrocesso in Terza Divisione. 1934, partendo dalla Prima Divisione lombarda. Nel finale c’è spazio per il tentativo di Schiavon dalla lunga distanza, Russo para. Precedentemente conosciuto come Calcioshop, è uno dei siti italiani più forniti per magliette e scarpe da calcio.