Riviviamo le leggende dello sport numero 1 al mondo attaverso le nostre repliche delle divise da calcio più simboliche ma anche di quelle più ricercate. Nel girone C, infatti, oltre alla compagine principale vi è anche la neopromossa Gioventù Brindisi: si tratta, per la città adriatica, dell’unico caso di un derby cittadino in una serie professionistica. Nel girone di ritorno, dopo aver inizialmente attraversato il momento peggiore del campionato (2 punti in 6 partite tra gennaio e febbraio ed eliminazione in Coppa Italia ad opera della Juventus), il Catania si allontana definitivamente dalla zona retrocessione con due vittorie consecutive contro Reggina e Palermo, con quest’ultima che, conseguita al Barbera di Palermo con il risultato storico di 0-4, permise al Catania di ritrovare la vittoria in trasferta dopo 33 turni e stabilire il record di gol di scarto realizzati in una partita fuori casa. Nel 1974 il Brindisi viene inserito nel girone n°1 di Coppa Italia insieme ad Inter, Ascoli, Novara e Vicenza.
Il 1º settembre del 1974 la Brindisi Sport del giovanissimo presidente Mimmo Fanuzzi, da pochi mesi subentrato al compianto padre il commendatore Franco Fanuzzi, ospita al Campo Sportivo Comunale di via Benedetto Brin davanti a 18.000 spettatori l’Inter, che portarono ai botteghini un incasso ufficiale di 82 milioni di lire. Ernesto Toma, sindaco di Maglie, ha ricevuto la delega per la firma ufficiale. L’impossibilità di affrontare il tema col respiro che merita ha consentito purtroppo di far passare il confronto per una “polemichetta”. Non è un caso che il primo assist in maglia bianconera sia stato proprio per l’esterno svizzero, in occasione della gara d’esordio allo Stadium contro il Parma. La grandezza dell’assist di Pirlo per la rete di Grosso è proprio nella lucidità con cui viene elaborata e realizzata la giocata, che un calciatore normale non avrebbe neanche immaginato. Ma proprio su quel tocco di spalla di Inzaghi, valso l’1-0 nella finale di Champions League con il Liverpool, si è sviluppata la leggenda secondo cui quella particolare carambola sia stata cercata dai diretti interessati, dando vita ad un capolavoro di sincronismo e balistica. Sotto la guida del nuovo tecnico Pasquale Marino, il Frosinone conclude il seguente torneo di Serie B al terzo posto, dietro SPAL e Verona, che riesce a difendere il secondo posto in classifica chiudendo a pari punti con i laziali, ma in vantaggio negli scontri diretti.
Sassari Torres, con un totale di 39 punti realizzati ed a soli tre punti dal secondo posto, che le avrebbe garantito il salto di categoria. Praticamente l’ultimo pallone giocabile della partita, come un tiro da tre sulla sirena. Tra le punizioni più belle della sua carriera, quella messa a segno contro il Napoli nel 2013 calciando con le «tre dita»: un gioiello dal coefficiente di difficoltà elevatissimo (per la posizione del pallone, poco adatta ad un destro) realizzato con impressionante disinvoltura. Ciò che ha contraddistinto Pirlo per gran parte della sua carriera è stato il modo di calciare, nelle punizioni e in generale, maglia milan 2025 regalando al pallone traiettorie inaccessibili ai comuni mortali. Il caricatore SMI 952 è stato messo in vendita in un lotto dall’Esercito Italiano ed è acquistato dalla Western Cartridge Co. Arrestato nel 1864 dalla gendarmeria dello Stato Pontificio, ove aveva tentato di trovar riparo, venne processato nel 1870 da un tribunale italiano. Fondato nel 1912, a seguito di varie rifondazioni ha assunto l’attuale denominazione nel 2017. Ha disputato sei campionati di Serie B, l’ultimo dei quali nella stagione 1975-1976, e si è aggiudicato una Coppa Italia Serie C nel 2003. I colori sociali sono il bianco e l’azzurro.
Fino alla stagione 2018-2019 (inclusa), in caso di calcio di rinvio o di calcio di punizione a favore dei difendenti in area, il pallone era considerato in gioco solo nel momento in cui usciva direttamente dall’area di rigore verso il terreno di gioco. La punizione più importante della carriera di Andrea Pirlo – per effetti sul risultato – è forse una delle meno appaganti sul lato estetico, perchè sporcata da una deviazione. In questa seconda categoria rientra Stephan Lichtsteiner, forse il compagno con cui Pirlo ha instaurato la miglior intesa sul campo: i suoi lanci verso la destra sono stati una costante sia con Conte che con Allegri. Andrea Pirlo resterà nella storia del calcio come uno dei migliori tiratori da fermo. Il goal del Divin Codino alla Juventus è rimasto nella storia per quell’aggancio speciale, a metà tra controllo e dribbling, con cui ha tagliato fuori l’intera difesa bianconera. E’ arrivato in un derby particolarmente combattuto, tirato fino agli ultimi minuti, con la Juve in dieci e il Torino arroccato a difesa del pareggio. Come nel caso del goal valso un Europeo U21: dieci minuti al termine di Italia-Repubblica Ceca, palla poco fuori l’area di rigore.
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